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Autostrade, davvero si potrà andare oltre i 130 orari su alcune tratte? La proposta e la mappa

di Alessia Conzonato

Autostrade, davvero si potrà andare oltre i 130 orari su alcune tratte? La proposta e la mappa

Oltre all’elaborazione del nuovo Codice della strada, l’obiettivo di Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, è anche ragionare «di limiti della velocità sui tratti autostradali — ha detto in un’intervista nei giorni scorsi a Radio 24 — Stiamo facendo tutte le valutazioni perché ci sono tratte autostradali ampie dove sul modello tedesco si potrebbe pensare anche di aumentare i limiti di velocità, visto il basso tasso di incidentalità perché purtroppo la stragrande maggioranza dei morti non sono più su autostrada ma sono sulle strade extraurbane, quindi con buonsenso si potrebbero aumentare in alcuni tratti e diminuire in altri, ci stiamo lavorando con i tecnici, la velocità non è una scelta politica».

I requisiti per l’aumento di velocità

Il progetto a cui starebbe lavorando il ministero, nel dettaglio, consiste nel portare il limite di velocità da 130 chilometri orari attuali a 150 lungo quelle tratte autostradali ritenute più sicure per due requisiti: è presente il sistema Tutor per il controllo della velocità (una rilevazione del valore medio attraverso le telecamere, che osservano il tempo di percorrenza di un automobilista da un punto A a un punto B) ed è composta da tre o più corsie per senso di marcia, così da far defluire meglio il traffico e causare un numero ridotto di incidenti. L’idea non è nuova, nemmeno in casa Lega, che negli anni ne ha fatto il suo cavallo di battaglia. Nel 2001 Pietro Lunardi, allora ministro delle Infrastrutture e dei trasporti durante il governo Berlusconi, aveva avanzato la medesima idea, tornata poi nel 2019 e di nuovo nel 2021 con il partito di Salvini. Quel testo, in più alla proposta attuale che il governo starebbe analizzando, fissava il terzo requisito dell’asfalto drenante sui percorsi in esame per l’aumento del limite di velocità.

I tratti interessati

In Italia le autostrade raggiungono un totale di 7.016,4 km. Di questi, circa 1.800 hanno tre corsie per ogni senso di marcia e alcune centinaia ne hanno quattro. Per quello che riguarda Aspi - che controlla circa 3 mila km di autostrade italiane, 1.181,6 km sono a tre corsie, 76 a quattro e due addirittura a cinque (che si trovano sull’A8, di cui sta per essere finalizzato un ulteriore potenziamento che porterà il totale di corsie superiore a 5). Per quanto riguarda i sistemi di Tutor, invece, lungo la A1 se ne trovano quattro e due in A14. Stando alle caratteristiche richieste per l’aumento del limite di velocità a 150 km/h, i segmenti interessati potrebbero essere alcuni dell’A1 Milano-Napoli, dell’A4 Milano-Brescia, dell’A14 Bologna-Taranto, dell’A8 Milano-Varese e dell’A26 da Genova fino in Piemonte.

L’incontro con il settore

Il calo degli incidenti degli ultimi anni rendono il contesto piuttosto favorevole al lascia passare della proposta del vicepremier Salvini. Nel 2004 ne sono stati registrati 14 mila, ma nel 2021 sono quasi dimezzati a 7.631, in calo del 16% rispetto ai due anni precedenti. Il prossimo step, si ipotizza, potrebbe essere la presentazione di una bozza a un incontro organizzato con enti e associazioni del settore entro la fine del mese, già in programma per la discussione proprio del nuovo Codice della strada.

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