Piazza Santi Apostoli senza pace

Verona. «Dateci una piazza libera dalle auto». A poche settimane dal termine dei lavori per il parcheggio interrato in piazza Santa Apostoli (iniziati nel lontano febbraio di ben tre anni fa), i residenti della zona tentano il tutto per tutto e, con una raccolta firme depositata in Comune, chiedono all'amministrazione di chiudere completamente la piazza alle auto.
«Tre mesi fa abbiamo depositato circa 200 firme a Palazzo Barbieri», dice Nicoletta Moro che risiede al civico 2 della piazza. «Chiediamo di valorizzare la chiesa e di chiudere completamente la piazzetta alle auto, come è stato fatto davanti alla chiesa di San Nicolò. Basterebbero delle fioriere che delimitino i passi carrai e magari qualche panchina, oltre a dei dissuasori lungo corso Cavour per impedire l'entrata delle auto e il parcheggio caotico a cui siamo abituati».
I dissuasori ci saranno, come riferito dall'assessore alla Mobilità Enrico Corsi che prevede lo smantellamento completo del cantiere entro il mese di settembre. Ma saranno posizionati a sola tutela del sagrato della chiesa. «In accordo con residenti e commercianti», dice l'assessore, «abbiamo deciso che sulla piazza, sopra i 40 posti sotterranei, ci saranno una decina di stalli auto. Di giorno saranno a disposizione dei commercianti, mentre la sera e per tutta la notte diventeranno esclusivi per i residenti».
Eppure dell'accordo nessuno sembra informato. Antonio Caffarelli abita al numero 10 di piazza Santi Apostoli e, pur non avendo notizie aggiornate, di una cosa è certo: «I lavori sono stati ben fatti, ma la piazza sarebbe senz'altro più bella senza le auto». «Se la piazza avesse del verde e fosse possibile rinunciare ai posti auto sarebbe senz'altro meglio», interviene Roberto Barbieri del civico 2, consapevole però che la necessità di parcheggi in centro è alta e l'offerta carente.
In ogni caso, resta la preoccupazione che i pochi stalli riservati ai residenti di fatto saranno ancora preda del parcheggio selvaggio di chi di notte frequenta la zona. «Alcuni locali di corso Cavour chiudono molto tardi e la gente si ferma anche fino alle 4 di mattina», riprende Caffarelli. «Qui sotto è impossibile parcheggiare e se non saranno effettuati controlli gli stalli serviranno ben poco ai residenti». Per meglio salvaguardare l'area, inoltre, Caffarelli e la moglie ritengono necessario il potenziamento dell'illuminazione. «Oltre alle urla e agli schiamazzi fino a tarda notte», dicono, «spesso c'è chi va a fare i proprio bisogni nel vicoletto che affianca la chiesa. È inaccettabile tanto degrado in pieno centro».
E i nuovi parcheggi sotterranei? «Quelli sono stati snobbati un po' da tutti nella piazza. Si tratta di sborsare 80mila euro per avere il garage in concessione per circa 90 anni, ma poi la proprietà non resta. È una spesa che non tutti si possono permettere». Chi non è già proprietario di un garage, quindi, è costretto a cercare parcheggio nella piazza o sul corso. Ma nonostante la carenza di posti, rinunciare ai pochi previsti sotto casa è un sacrificio che farebbero tutti. E più che volentieri. Persino qualche commerciante. «Questa piazza è talmente particolare e unica che se fosse libera dalle auto avrebbe davvero un valore immenso», dice Patrizia Messina del negozio di casalinghi Soufflè all'angolo con corso Cavour. «E del resto i posti auto previsti in superficie sono talmente pochi che averli o meno non fa alcuna differenza».© RIPRODUZIONE RISERVATA